Saturnino...nelle vesti di Professore!

UN PO' DI STORIA

Ciao, ma lo sapevate che... ...il simbolo delle Terme di Saturnia, sono le Cascate del Mulino? Un paradiso naturale unico e soprattutto gratuito!
A pochi chilometri da Saturnia, le sorgenti termali sono conosciute dal tempo degli etruschi. Secondo un episodio mitologico dell’antica Roma, l’origine di queste pozze di acqua magica, è attribuita al fulmine che Giove scagliò contro Saturno durante un loro litigio, che mancò la divinità e diede origine ad un cratere dal quale iniziò a zampillare un’acqua sulfurea, tiepida e rigenerante.
Nel Medioevo invece la leggenda che si diffuse fu che le pozze di Saturnia costituivano la porta di accesso agli Inferi, giustificando anche l’odore di zolfo delle acque, che veniva fatto risalire al passaggio del diavolo. Insomma un luogo magico e suggestivo, dove il benefico per la vostra pelle è garantito, anche senza fare un patto col diavolo.

LE LEGGENDE SULLE ACQUE SULFUREE DI SATURNIA

Ma lo sapevate che sulle acque sulfuree di Saturnia esistono tante leggende? Una di queste narra che: Le Terme di Saturnia si scoprono oggi adagiate al centro di una piccola valle. Da una parte la rupe di travertino su cui poggia la cittadina e dalle altre i colli circostanti le chiudono come in uno scrigno. Una posizione ideale per una sorgente d’acque sulfuree divenute famose per il loro alto potere curativo. Soprattutto per la pelle. Bagni e fanghi hanno attirato qui gente da tutto il mondo e la fama delle Terme di Saturnia ha da tempo varcato i confini nazionali. Un tempo, però, la posizione della sorgente non era quella attuale. Le acque sgorgavano in alto, in una zona a Nord della città e venivano raccolte in una vasca oggi denominata Bagno Secco. Ma se erano molto apprezzate per i poteri benefici che arrecavano alla salute, non lo erano altrettanto per le sgradevoli esalazioni che emanavano, anzi, quel puzzo di zolfo era nauseante. Accadde che il Paladino Orlando arrivasse a Saturnia al seguito dell’imperatore Carlo Magno e qui si fermasse per un lungo soggiorno. A trattenerlo vari motivi. Prima di tutto la necessità di proteggere la città e l’intera zona dai continui attacchi dei Saraceni, poi, non in second’ordine, l’amore per questa terra ondulata da morbide colline boscose. Una terra generosa per gli abbondanti raccolti che i contadini traevano dal lavoro dei campi e per il buon vino frutto dei vigneti che rivestivano le dolci chine solatie. Per Orlando c’era solo un neo: le maleodoranti esalazioni della sorgente. Non riusciva ad abituarcisi, l’aria gli pareva irrespirabile. Non c’era altra soluzione se non quella di spostare le acque. Cosa impossibile per ogni essere umano, ma non per il Paladino Orlando. Doveva solo scegliere il posto più adatto dove collocarle. Salì sull’alta rupe di Saturnia da cui poteva dominare un ampio panorama e, guardandosi intorno, non gli fu difficile individuare quello che gli sembrò il luogo ideale. In basso, circondata dai colli, s’apriva un’amena vallata, piccola e raccolta. Non ebbe un attimo di esitazione , era là che doveva scendere quella calda sorgente. Alzò gli occhi al cielo per chiedere l’aiuto divino, quindi immerse la spada nella vasca e, indicando con quella il pianoro, esclamò a gran voce: O bagno,O bagno che sei qui in Saturnia, vai giù in quel piano e medica la rogna. Il miracolo avvenne istantaneamente. La vasca si svuotò, l’aria divenne limpida, leggera e profumata. Al tempo stesso le acque scomparse affiorarono al centro della vallata a formare quello che sarebbe diventato uno dei più raccolti, suggestivi e ricercati angoli della nostra Maremma.

Un saluto dal Vs. Saturnino Chironomus

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